Kreutzberg, Freak or Afric?

Kreutzberg (Berlino) è sempre un posto fascinoso...

ci sono un sacco di locali freak, dal bar che vende succhi naturali a base di carote biologiche e insalata di farro, a retrospettive sul cinema sardo anni 50, a asili nido arredati in legno naturale, dove le mamme vanno a prendere i bambini tutte in bicicletta (con il trolley attaccato al retro), architetti con i capelli bianchi lunghi con lo studio in vetrina e l'aria indaffarata, designer con gli occhiali vintage e studi alternativi, bar che vendono scalda-mani in lana grezza, naturopati, dentisti con la sala d'attesa freak-design (sedie del cinema e mac per prendere le prenotazioni)...

A dimenticavo, ovviamente se sei un avventore di un bar di Kreutzberg DEVI avere un Mac (cfr mio precedente articolo del blog). Ora son in un bar che propone zuppa di pomodoro, illumina con candele fatte a mano e innaffiatoi luminosi...mi guardano male che c'è un fujitsu...ma ora faccio il boot con Ubuntu...

Insomma si respira l'arte e l'alternativo...

Però, c'è un però. Come tante zone, si sta trasformando, globalizzando. Sta diventando - credo a causa dei costi ridotti degli alloggi- la global patria dei kebab, dei negozi di ciarabattole fatte in turchia e in cina, di wolksvagen monovolume verde scuro, vetrine sporche e renault station wagon senza copricerchi in doppia fila, tipi ciccioni coi baffi agli angoli delle strade.

Attenzione non è un discorso anti-afrique, ci mancherebbe.

E' un discorso anti-omologation. E' po' come il centro delle città, che non mi piace perchè è uguale in tutto il mondo: starbucks, mac donalds, zara, mercedes, vodafone, pimkie, starbucks, e si ricominca.... questa zona rischia di diventare uguale ad ogni altra periferia di metropoli con doner-kepap, phone-center, lidl, bakerei, zozzura, e si ricomincia

Una volta era bello andare a Belleville a Parigi per avere quest'atmosfera di Afrique-en-Europe, raccontata benissimo da Pennac. Ma erano gli anni 90. Ormai ogni città ha la sua, non c'è più gusto, non c'è più novità...c'è standardizzazione e poco gusto anche lì...

Vabbè, lavoro!