Stoccolma 2010 - C'è del Marcio in Danimarca

E' sì, il capodanno a casa di Nadia è Mac è passato veloce.

Cenette carine, tentativi di giocare al gioco-supposta bang, chiacchierate interculturali, piacevoli momenti di relax, passeggiate sulla neve, interessanti giri al parco giochi innevato, l'immancabile cornale, qualche pensiero di lavoro, la stufa da accendere con due giornali, la casa prestata, il freddo e il ghiaccio.

E' giunta infine l'ora di tornare, di metterci in viaggio verso l'italia. Partiamo il 3, con due o tre giorni davanti, a seconda del meteo e della voglia di guidare.

Il primo giorno incontriamo sulla strada un interessante parco naturale, poco dopo Jonkping (Capitale delle motoseghe usquvarna) - lo so che non si scrivono così nè l'una nè l'altra, ma non ho voglia di cercare....questo è il mio blog, mica un report scientifico. Fatto sta che salgo su questa nave che entra nel canale dentro il parco. Ad un certo punto la nave si ribala e finisco in acqua. Decine di leoni di mare cercano di assalirmi, ma veloce scappo a riva e inizio a correre, inseguito dalle fiere. Schivo un ramo di betulla che si abbatte di fronte a me con una raffica di vento. Rugiada, sulle mie spalle è eccitata per tanta avventura. Le risparmio alcune testate sui rami più bassi (sulle mie spalle raggiungiamo i 2.7m!), un temibile serpente (credo uno scandinavus minor-minor) si dondola da un abete. Per nulla spaventato giro di botto e mi trovo davanti un'enorme alce. Niente da fare, l'impatto è tremendo. Scivolo sul terreno ghiacciato, con rugiada in braccio. Un forte dolore al gomito. Lucia arriva di corsa (era riuscita a restare sulla barca) e ci salva.

Più o meno è andata così...mi sono rotto il gomito, o meglio la punta del gomito. Sostituite lo scenario precedente con un autogrill. Sostituite il parco naturale con un fast-food della catena Max ("l'unico fast food sostenibile, attento all'ambiente, con internet gratutito e cibo vegetariano in abbondanza")...è me voila, a terra di fianco all'Idea arancione.

Subito pare nulla. Poi superato lo stretto tra elsingor e elsinbor... il dolore aumenta e decido di visitare i rinomati ospedali Danesi. Penso alla mia amica Dorte che non vedo da tempo e che sarebbe felice di sapere che le tasse da lei pagate sono servite anche al mio gomito.

Accoglienza buona, tutti gentili. Ma non molto diverso dall'ospedale di Bra. Alla fine, per un trattamento di un quarto d'ora sono stato più di due ore in un ospedale deserto. C'ero SOLO io. Non così per dire. C'era solo la mia macchina nel posteggio. L'unica differenza sostanziale è che tutti sapevano l'inglese e ci hanno anche tradotto la cartella clinica senza fare troppe storie (da noi temo ci sarebbe voluto un decreto per ottenere una traduzione...ma magari è un pregiudizio). Mi sono sentito molto Moore in Sick-o quando ho chiesto "quanto devo pagare?" - "Nothing sir, in Denmark it's for free".

Comunque a discapito di tutte le profezie catastrofiche, a parte questo piccolo incidente (che peraltro mi poteva succedere pure nel vialetto davanti a casa), il viaggio è andato molto bene. Abbiamo beccato sì e no 100Km di neve. Abbiamo fatto 3 tappe tra dk e de e poi siamo giunti a casa.

Cose che mi sono piaciute:
- i ponti danesi
- la passeggiata da soli lucy ed io a Gamla Stan con gli amici che ci fanno da baby sitter
- il bar tipico svedese gestito da turchi simpatici quasi greci a SHKML
- il signore con la 500 che ci ha accompagnato nell'hotel carino vicino a Ulm
- la cena nell'hotel carino vicino a ULM (con gelato con panna e cherries)
- fare 2 volte il giro nel paese di Norder Abby (dk) perchè abbiamo dimenticato la borsa fuori dal pub fumoso e quelli del bar che ce la riportano
- il mio fantastico cd di canzoni e trasmissioni per il viaggio
- giocare con rugiada nel sedile di dietro e i suoi progressi linguistici
- il ristorante italiano Seminara vicino a haidenheim (praticamente mai andato in un risto italiano all'estero, ma lì non c'era altro per non fumatori...ed era proprio buono, sia la pasta che la pizza...meglio che certi posti da noi).
- la signora tedesca che mi ha spiegato tutta la strada verso la pensione Grun Wald in tedesco velocissimo, ed è anche andata nella sua casa con le kugeln a telefonare
- il parco giochi di stoccolma con i bambini che giocano nella neve


Cose che non mi sono piaciute:
- Lucia vertiginosa agli 80 all'ora sulle autostrade tedesche (una volta che non c'è il limite...), ok in discesa e di tardo pomeriggio.
- L'autogril ciapa-ciapa per turisti a Chur "The village of Heidi". Un pacco di patatine, un panino confezionato e un pacchetto di biscotti: 20euro!
- Il gioco dell'amica di mac e nadia
- La jacuzzi mezzasmontata
- Il giro a varese tra le auto in coda per i saldi della befana (siamo passati da varese per evitare il casino della tangenziale di milano, ma abbiamo sbagliato strada 3 volte - grazie tomtom che non conosce quelle strade)