Saturday Night in Manchester

Oggi ho fatto un po' il turista, e un po' digiuno.

O meglio, ho mangiato meno del solito. A pranzo ho voluto evitare le solite catene e sono andato nella caffetteria della Biblioteca di Manchester. Un bel cartello diceva "cibo locale ed equo solidale preparato al momento". Vuoi che non ci vada, preferendolo a subway? In realtà il cartello avrebbe dovuto precisare "preparato = messo nel microonde". Pranzo mediocre, una quiche e un'insalata. La biblioteca troppo intellettual-antica per i miei gusti.

Mi sono diretto al museo delle guerre imperiali della Marina Navale Inglese. Molto ben fatto, mi ha ricordato molto quello Ebraico di Berlino - stessi allestimenti, stessi giochini, architettura simile.

Ho imprecato con la mancanza di luce per quasi mezz'ora. Ad un certo punto ho capito che le luci erano spente perchè stavano proiettando uno spettacolo multimediale sulle pareti. Finalmente è tornata la luce, e ho imparato qualcosa dal museo.

Ad una certa età...

Avevo fame. Avevo sonno. Avevo mal di testa.

Ho deciso di andare nel lounge dell'hotel e prendere una birra e leggere il giornale (sul tablet, ovviamente). Già che c'ero ho preso anche gli onion rings (perchè da noi non fanno gli onion rings?). Ho letto il blog di randagia, quello di vittorio bertola, mi sono messo a dormire.

Facendomi forza, e pensando che la cucina dei pub inglesi chiude presto, sono uscito... il sabato sera inglese mi stupisce ogni volta.

La cosa più assurda sono le ragazze.

Le dividerei in 4 categorie:

- Hens Night (addio al celibato). Si travestono da qualunque cosa (tipicamente un po' da zoccola). Portano in giro enormi falli gonfiabili, cerchietti con quoricini e piselli molleggiati. Una molto divertente aveva la "L" (Learner, come la P di chi prende la patente da noi) legata in vita... Alla sera dell'addio al celibato partecipano di solito le colleghe. Per cui ci sono le amiche sedicenni e quelle sessantenni, tutte insieme, tutte mezze nude, tutte pesantemente sbronze...

- Supercicce-mezze-nude. Da noi non saremmo abituati a vedere tante ragazze tanto sovrappeso. E soprattutto così in mostra. La mia impressione è che le ragazze italiane si facciamo molti più problemi per i propri chili... qui mi paiono più rilassate nella loro molle bellezza.

- Supertirate-mezze-nude. Di solito le vedi nelle zone posh, con i ristoranti italiani, le land rover "sport hse" posteggiate fuori. Rigorosamente con tacchi alti, scollature, vestito nero, non un chilo di troppo, iphone sempre in vista. Mi pare di cogliere che il peso sia una questione di classe da queste parti. Tipo la Ruby degli scandali italiani di questi giorni, per capirci.

- Ragazze tipo-sabato-sera-torinese. Un po' carine, ma anche no. Con un vestito magari stravagante, ma anche no. Con la giaccavento, il golf, le scarpe senza tacco... Un'assoluta minoranza, forse sono le sfigate? Forse non frequentano i posti dove ho passeggiato io stasera? Forse sono turiste?

Le ragazze inglesi non patiscono il freddo

Ma indipendentemente dalla categoria in cui si collochino, le ragazze inglesi non patiscono il freddo. Stasera c'erano 5 gradi, un vento freddo che mi faceva rabbrividire sotto il montgomery... e loro erano in costume da bagno! Passeggiando per Canal street (un po' come fossero i murazzi di Torino, ma più gay) potevi pensare di essere sul lungomare di Capri, a giugno. I ragazzi in maglietta, le ragazze seminude, una in bikini! Wow, chissà come appaio più-sfigato-del-solito con il maglione ed il cappotto e le calze di lana!

Thai

Ma comunque pur essendo uscito subito, la cena nel pub non sono riuscito a farla. Ho bevuto, un po' a disagio, una birra, ho sentito un gruppo dal vivo per alcune canzoni. Ho passeggiato.

Sono finito a mangiare Thai alle 11.00, nella china-town di Manchester. Nel ristorante semideserto, c'era un tavolone di signori sulla sessantina ubricahi che cantavano sui tavoli inni da stadio...inizialmente divertenti. Poi, un po' molesti.

Però non avevo mai mangiato Thai. La tipa del ristorante era così stanca che quando ho fatto gesto per chiedere di ordinare un'altra cosa, è arrivata con il conto. Messaggio ricevuto: "andate tutti a casa, non ne posso più".

E così ho fatto.